Romina Nicoletti, imprenditrice di grande esperienza, è CEO e fondatrice di M.Ro Business Cooperation and Innovation Company, una società che fornisce consulenza strategica alle imprese, con particolare attenzione al processo di internazionalizzazione e alle PMI femminili. È Capo Delegazione per l’Italia per il Florida International Trade and Cultural Expo (FITCE), all’interno del quale ha portato aziende di tutti i settori e realizzato il primo Country Pavillion, facendo diventare il format ITALIAN DELEGATION MADE IN ITALY un evento internazionale annuale per promuovere le aziende italiane sul mercato statunitense. TheEveryPlace l’ha incontrata nel corso la seconda edizione del premio ‘Leader del Made in Italy – Il Made in Italy che vorrei’, che si è tenuta lo scorso 21 maggio a Palazzo Piacentini, nella sede del MIMIT.
Romina, hai alle spalle oltre vent’anni di esperienza da imprenditrice, con un focus specifico sulla strategia e sulla creazione di nuove start-up: Roma è una città in fermento da questo punto di vista? Cosa pensi sia cambiato (in meglio o in peggio) nel tessuto imprenditoriale e d’innovazione della Capitale?
Roma è una città in fermento dal punto di vista imprenditoriale e dell’innovazione, con una crescente attenzione verso la creazione di nuove start-up e l’innovazione tecnologica. Nel corso degli anni ho visto emergere un ecosistema imprenditoriale sempre più dinamico e vibrante, con una esigua disponibilità di risorse, sostegno e opportunità per gli imprenditori.
Da un lato è positivo notare un aumento dell’attenzione da parte delle istituzioni pubbliche e private verso l’innovazione e l’imprenditorialità, con l’istituzione di incubatori, acceleratori e programmi di supporto per le start-up perché questi sforzi hanno fatto in modo di porre le basi di un ambiente più favorevole alla nascita e alla crescita delle imprese innovative.
Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare. Ad esempio, Roma potrebbe beneficiare di un maggiore accesso al capitale di rischio e di una semplificazione dei processi burocratici per le imprese, al fine di favorire una maggiore crescita e sviluppo nel settore dell’innovazione. Inoltre, è importante continuare a investire nelle infrastrutture digitali e nell’istruzione tecnica e professionale, per garantire che gli imprenditori abbiano le competenze e le risorse necessarie per competere a livello globale.
In definitiva, ritengo che Roma abbia mosso i primi passi nel promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità, ma che, nello stesso tempo, ci siano ampie opportunità di miglioramento. Con un impegno continuo da parte di tutti gli attori coinvolti sono ottimista sul futuro del tessuto imprenditoriale e d’innovazione della Capitale.
Pensando all’esperienza dell’Italian Pavilion al Fitce di Fort Lauderdale, perché hai scelto la Florida per dare il via a questa iniziativa dell’Italian Delegation Made in Italy? E quali sono gli obiettivi strategici a lungo termine?
Con M.Ro Business Cooperation ho voluto creare un nuovo format per l’internazionalizzazione delle PMI italiane, ed è nato Italian Delegation Made in Italy, un’iniziativa che mira a promuovere e valorizzare l’eccellenza dei prodotti e dei servizi italiani sui mercati internazionali. Mi occupo da molti anni di consulenza e cooperazione internazionale e ho visto, nel tempo, le difficoltà che incontrano le imprese italiane, di diversi settori, che vogliono esportare o aprire attività all’estero. Noi offriamo una consulenza a 360 gradi per aiutarle a espandersi con successo nei mercati esteri. L’obiettivo è quello di creare opportunità di networking, facilitare partnership commerciali e aumentare la visibilità del brand Made in Italy all’estero. Anche attraverso eventi e fiere come il Fitce, e altre manifestazioni internazionali, M.Ro Italian Delegation Made in Italy si propone di rafforzare i legami economici e culturali tra l’Italia e altri Paesi, contribuendo alla crescita e alla competitività delle imprese italiane a livello globale.
Abbiamo scelto la Florida per dare il via a questa iniziativa del Made in Italy pavilion al FITCE per diversi motivi strategici. L’evento si tiene annualmente a Fort Lauderdale, quest’anno il 23 e il 24 ottobre, e noi saremo presenti con le eccellenze italiane del Made in Italy. Nel nostro padiglione avremo anche la partecipazione della Regione Lazio, che ci ha onorati della presenza di un suo stand.
Innanzitutto, la Florida rappresenta un crocevia commerciale chiave tra l’Europa e le Americhe, offrendo un ambiente ideale per promuovere il Made in Italy e stabilire nuove partnership commerciali. Inoltre, è nota per la sua forte presenza di comunità italiane e italoamericane, che costituiscono un mercato naturale per i prodotti italiani e offrono opportunità di business preziosi.
Per quanto riguarda gli obiettivi strategici a lungo termine, ci proponiamo di consolidare e ampliare la presenza italiana sul mercato statunitense, promuovendo l’eccellenza italiana in vari settori, dall’agroalimentare alla moda, dal design all’innovazione tecnologica, comprese le biotecnologie, l’agroalimentare e il settore farmaceutico in generale. Vogliamo anche facilitare lo scambio di conoscenze e esperienze tra imprese italiane e statunitensi, favorendo collaborazioni e investimenti reciproci che possano contribuire alla crescita economica di entrambi i Paesi. Inoltre, miriamo a rafforzare l’immagine dell’Italia come un hub globale per l’innovazione e la creatività, posizionando il nostro Paese come un partner di fiducia per il commercio internazionale e la cooperazione industriale. Vogliamo sostenere le imprese italiane nel loro processo di internazionalizzazione, fornendo loro le risorse e le opportunità necessarie per espandere la loro presenza sul mercato statunitense e oltre.
Com’è cambiata negli ultimi anni la visione all’estero del nostro Paese e quali sono i driver su cui puntare per una valorizzazione sempre più efficace del nostro patrimonio artistico, culturale, imprenditoriale?
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un notevole cambiamento nella percezione internazionale dell’Italia, guidato da diversi fattori chiave che hanno contribuito a ridefinire l’immagine del nostro Paese nel contesto globale, tra cui riforme economiche, turismo e cultura, innovazione tecnologica e ruolo di leadership globale.
In primo luogo, le riforme economiche e il giusto utilizzo dei fondi PNRR stanno giocando un ruolo cruciale nel ripristinare la fiducia degli investitori internazionali. Queste riforme hanno mirato a migliorare la competitività e la stabilità finanziaria del Paese, trasformando l’Italia da un’economia vulnerabile a un partner commerciale più affidabile e attraente per gli investimenti esteri. Inoltre sappiamo che un deterrente per gli investitori esteri è l’inefficienza del sistema giudiziario italiano. Il sistema della giustizia italiana funziona molto a rilento rispetto ad altri Stati membri in termini di tempi processuali, come evidenzia l’ultima relazione della Commissione europea per l’efficacia della giustizia (CEPEJ). L’asse 2 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a rendere il sistema giudiziario più efficiente riducendo la durata dei procedimenti e avvicinando l’Italia alla media dell’UE.
Inoltre, il settore turistico ha continuato a svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere un’immagine positiva dell’Italia all’estero. Con i suoi siti storici iconici, la ricca cultura e la rinomata cucina, l’Italia rimane una delle principali destinazioni turistiche al mondo. Questo ha portato a un aumento dell’interesse e dell’ammirazione per il nostro Paese, contribuendo a consolidare la sua reputazione come una delle gemme culturali del mondo.
Allo stesso tempo, l’Italia sta emergendo come un hub per l’innovazione e la tecnologia. Con crescenti investimenti in settori come l’intelligenza artificiale, la biotecnologia e le energie rinnovabili, il nostro Paese sta dimostrando di essere all’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo. Questo ha contribuito a trasformare l’immagine dell’Italia da un Paese orientato alla tradizione a uno in rapida evoluzione e all’avanguardia nel campo dell’innovazione tecnologica.
Infine, l’Italia ha assunto un ruolo più attivo sulla scena internazionale, partecipando a iniziative globali come l’Accordo di Parigi sul clima e il G20. Questo impegno a livello globale ha contribuito a rafforzare la reputazione dell’Italia come un Paese impegnato nella risoluzione delle sfide globali e nella promozione della cooperazione internazionale.
La visione dell’Italia all’estero è cambiata significativamente negli ultimi anni, trasformando il nostro Paese da una terra di bellezze naturali e culturali a un’importante potenza economica, tecnologica e politica sulla scena internazionale.
A The Every Place chiudiamo le interviste con ciò che ci sta più a cuore: l’amore per i luoghi che viviamo con più passione. Quali sono i tuoi posti preferiti a Roma?
Roma offre una miriade di luoghi affascinanti e storici, praticamente la Città Eterna è un teatro a cielo aperto.
Amo trascorrete le domeniche andando in bicicletta soprattutto sulla Via Appia Antica e passeggiare in centro dopo il lavoro, nel tardo pomeriggio, ma mi emoziona sempre molto vedere e rivedere le opere ingegneristiche dell’Antica Roma come gli acquedotti.