Marco Barile, Managing Director del Gruppo Progedil, è tra gli imprenditori che più hanno caratterizzato la scena del real estate capitolino degli ultimi anni. Con una storia trentennale di famiglia alle spalle, Marco e Progedil sono il punto di riferimento del settore immobiliare romano, grazie anche alla recente partnership con Colliers, leader globale nei servizi immobiliari e nella gestione degli investimenti.
Marco, Roma è in grande fermento: negli ultimi mesi si sono susseguiti convegni e tavole rotonde incentrate sull’analisi del ruolo della Capitale negli scenari futuri legati ai contesti abitativi. Quali sono le previsioni più realistiche per il 2024/2025?
Ritengo che i prossimi anni saranno veramente importanti per la nostra città. Tutto il governo cittadino e regionale è orientato verso la piena volontà di rinnovare il tessuto edilizio romano e questa è un’ottima congiunzione. Moltissimi investitori internazionali hanno individuato Roma come luogo fertile per orientare i loro investimenti e ciò permetterà di avere finalmente l’opportunità di unire volontà e possibilità,, aprendo la strada a un percorso di risanamento e rinnovamento che è assolutamente necessario per la nostra città.
Il Gruppo Progedil, da oltre trent’anni attore protagonista della scena immobiliare romana, è Exclusive partner di Colliers, leader globale nei servizi immobiliari e nella gestione degli investimenti: in cosa è cambiato maggiormente il mercato immobiliare negli ultimi anni e come essere partner di un grande gruppo internazionale può aiutare a comprenderne meglio i mutamenti?
Essere partner esclusivi nel residenziale di un player come Colliers significa essenzialmente ampliare le nostre opportunità di servizio per nostri clienti corporate e, al contempo, fornire ai clienti più istituzionali di Colliers un partner commerciale specializzato nel residenziale, in grado di raggiungere risultati soddisfacenti, utili nel completamento delle fasi di analisi e nella successiva commercializzazione.
La capacità di orientare gli investimenti di Colliers, unita alle nostre competenze professionali nell’ambito del segmento living, ci rendono un soggetto completo, istituzionalmente apprezzato e soprattutto in grado di accelerare il successo e la riuscita di molte operazioni che differentemente avrebbero avuto maggiori difficoltà nel raggiungimento di certi obiettivi.
Tornando a Roma, di recente si fa un gran parlare di rigenerazione urbana: in cosa consiste questo fenomeno?
La rigenerazione urbana è l’unica grande opportunità che hanno le città di rinnovarsi, di trasformarsi in luoghi più accoglienti e soprattutto meno inquinanti, contribuendo non poco anche all’incremento dei livelli di sicurezza, perché i luoghi rinnovati e rigenerati sono occupati dalle famiglie e non dal degrado o dalla delinquenza.
Nel pratico significa semplicemente trasformare luoghi abbandonati o disastrati trasformandoli in nuove realtà moderne, efficienti e aggreganti.
Qualche giorno fa hai partecipato al convengno “Build in Italy – l’Italia che abiteremo”, organizzato da Remind: quali sono i trend di maggiore impatto emersi dai lavori del convegno? Come sarà l’Italia che abiteremo nel futuro prossimo?
Quello che è emerso nell’unione tra pubblico e privato presenti al convegno è che esiste la necessità di unire le forze per contrastare delle difficoltà pratiche che ostacolano il rinnovamento delle nostre città e soprattutto la realizzazione di certi progetti. Oggi le famiglie hanno esigenze specifiche, necessarie al nostro vivere quotidiano di questi tempi; gli sviluppatori hanno enormi incrementi di costi derivati dalle diverse lavorazioni e da capitolati che sono assolutamente necessari per rinnovare veramente oltre al folle incremento dei prezzi delle materie, mentre, le famiglie, hanno visto la loro capacità di spesa diminuire sensibilmente negli ultimi anni, pertanto, quello che è emerso è che l’unione tra pubblico e privato può essere determinante per diminuire questi gap permettendo a tutti i protagonisti di queste operazioni di potercela fare.
Quali sono i tuoi posti preferiti a Roma?
Amo follemente la mia città e tutti i luoghi simbolo che la rappresentano: ci sono posti che adoro in particolare come il nostro litorale che, purtroppo, è molto lontano dall’essere adeguato a una capitale come Roma. Adoro il mare come luogo di rigenerazione dell’anima e appena posso scappo per respirare quell’aria rigenerante di cui solo il mare dispone. Sarebbe necessario, però, nel caso specifico del nostro litorale, rigenerarlo da cima a fondo trasformandone il tessuto urbano dalla testa ai piedi. Il rammarico grande è quello di non comprendere come nelle generazioni precedenti non ci sia stata la lungimiranza di capirlo e di impostare lo sviluppo del mare di Roma al pari di quello di molti altri luoghi affascinanti nel mondo.