Viaggiare nel mondo: Hong Kong, Filippine, Palau.

Lo sguardo autentico di chi sa guardare il mondo e le persone che lo abitano: siamo felici di annunciare la collaborazione tra TheEveryPlace e Martin Drexel, viaggiatore professionista e nostro corrispondente dal mondo.

L’obiettivo della sua fotocamera e le sue parole di viaggio racconteranno periodicamente la bellezza e il fascino di un pianeta che ha ancora molto da dire, se ci si ferma a osservare.


Iniziare un viaggio intorno al mondo.

Un viaggio intorno al mondo: pensandoci può sembrare un mito, un sogno irrealizzabile. In realtà è molto più accessibile di quanto si pensi, in pratica è come andare in Australia ma invece di volare fino al ritorno si prosegue dritti fino a casa. Per me, per esempio, viaggiare intorno al mondo è stato anche meno faticoso di un singolo viaggio in Australia, perché ci sono diverse tappe lungo il percorso che consentono di adattarsi gradualmente ai nuovi fusi orari.

Tuttavia, un viaggio di questo tipo comporta una dettagliata pianificazione: preciso subito che non esiste un itinerario “migliore”, poiché ci sono innumerevoli luoghi bellissimi da visitare. Tuttavia, consiglierei sicuramente di visitare alcune isole del Pacifico perché questi luoghi sono talmente remoti da aver bisogno davvero di troppo tempo per arrivarci se si considera una sola visita.

Vi racconto come ho organizzato il mio itinerario, progettato in base ad alcuni luoghi in cui non sono ancora stato e volevo andare da tempo.

Hong Kong e i suoi mercati.

La mia prima tappa mi ha portato nella vivace città di Hong Kong: qui le attrazioni turistiche non sono i monumenti o i musei. Ci si limita a passeggiare per le strade e i mercati in fermento. Così ho preso il treno per la stazione centrale e lì ho assistito a qualcosa di molto particolare: a Hong Kong ci sono molti lavoratori domestici, provenienti soprattutto dalle vicine Filippine. L’unico giorno libero durante la settimana è la domenica, ed è proprio quello il giorno in cui possono incontrarsi con amici e altri colleghi. Purtroppo però a Hong Kong lo spazio è molto limitato e i ristoranti sono costosi, ed ecco che loro hanno ben pensato di incontrarsi per strada, creando dei piccoli “salottini” di cartone e condividendo il tempo, il bene più prezioso.

Lo skyline di Victoria Peak.

Dopo aver osservato queste scene sorprendenti e significative mi sono diretto in hotel per il check-in e sono subito andato al Victoria Peak perché la vista che si gode da lassù è semplicemente mozzafiato. Se dovessi stilare una classifica degli skyline di tutto il mondo questo starebbe probabilmente al primo posto: incredibile.

Oltre all’isola di Hong Kong, in cui si trova la maggior parte degli hotel, il quartiere di Kowloon è stato uno dei miei luoghi preferiti. Questa parte della città è molto verace, autentica. Si trova sulla terraferma ed è raggiungibile in taxi, con la metropolitana o con un traghetto pubblico. Vi consiglio assolutamente di usare il traghetto perché nel frattempo potrete godere di una vista incredibile sulla Victoria Bay. Alla fine del mio soggiorno non ho resistito alla tentazione di tornare al Victoria Peak per vederlo dopo il tramonto. Non so decidere se la vista sia più spettacolare di giorno o di notte: dovete assolutamente vederle entrambe.

Cebu City: alla scoperta delle Filippine.

La tappa successiva è stata Cebu City, la seconda città più grande delle Filippine. È un luogo in cui si vedono purtroppo tante situazioni caratterizzate da un’estrema povertà, e nel contempo anche quartieri moderni con centri commerciali e ristoranti che non hanno nulla da invidiare a quelli europei. La più grande attrazione di Cebu City è la Croce di Magellano, piantata nel 1521 da Ferdinando Magellano quando si fermò qui durante la prima circumnavigazione del mondo.

Ciò che ricordo in modo particolare delle Filippine è la cordialità della gente. Sono tutti sempre di buon umore nonostante tutte le difficoltà e i disagi che devono affrontare e da questo punto di vista dovremmo davvero imparare molto da loro.

Gli scenari paradisiaci di Palau.

Via Taipei ho poi proseguito il mio viaggio verso Palau. Probabilmente non avete mai sentito parlare di questo Paese ma vi assicuro che esiste ed è anche un membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. La popolazione totale, però, è di soli 18.000 abitanti: ve lo immaginate?

Quando si pensa a un’isola tropicale paradisiaca, questa è probabilmente la più vicina alla vita reale. Palau ha ben 356 isole, la maggior parte delle quali non è abitata. Il primo giorno ho fatto un giro in barca, ci siamo fermati in diversi punti di snorkeling e ho potuto nuotare con centinaia di pesci colorati: un’esperienza incredibile! Il giorno successivo ho noleggiato un taxi e ho esplorato l’isola di Babeldaob, o Big Island, come la chiamano i locali. Quest’isola è davvero molto grande e ci vogliono diverse ore di guida per andare da un’estremità all’altra. Si può visitare la nuova capitale dell’isola, che sembra un po’ troppo grande per un Paese così piccolo, gli edifici storici dove vivevano le tribù native e una bellissima cascata.

Il momento culminante del mio soggiorno a Palau, e forse anche dell’intero viaggio intorno al mondo, è stato il volo panoramico su un piccolo aereo, intorno alle splendide isole. Solo dall’alto si può sperimentare con pienezza l’immensa bellezza che questo Paese ha da offrire.


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